Barcellona

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Città di barcellona

Barcellona è una città spagnola indimenticabile. Ha tanti sapori, odori, tanto ritmo e questa grande opportunità di essere legata tanto alla terra quanto al mare. Las Ramblas è l’asse attorno a cui ruota tutto e per mezzo della quale si arriva sulla spiaggia e al Porto in pochi minuti.

Di simboli Barcellona ne ha almeno diversi e tutti legati ad un’unica figura, quella di Antoni Gaudì, l’eccentrico artista che ha saputo realizzare opere con un loro proprio stile. La Sagrada Familia, è laddove l’eccesso artistico dell’artista si è palesato di più. Un’opera magistrale mai finita veramente; la Casa Batlò sulla cui facciata sono evidenti il carisma e l’unicità di uno sguardo maniacale; la Pedrera o Casa Milà, inconfondibile per lo stile e soprattutto per il famoso tetto, arricchito da sculture e pinnacoli di ogni forma e colore. Inoltre per chiudere questa magia il Parque Guell, un vero e proprio tributo al colore. Dalla forma giocosa e rara, il parco è stato rivestito da Gaudì, che amava i colori ma anche le bizzarrie, di piastrelle dipinte.

Barcellona è i suoi quartieri: il Barrio Gotico in cima alla lista delle cose da visitare. Qui si intrecciano i monumenti e palazzi gotici, ben conservati con una piccola ma importantissima presenza romana chiamata Barcino, il seme da cui nacque Barcellona. In questo luogo la storia si svolge sotto il livello stradale, anzi, sotto la Placa del Rey, dove puoi visitare il mondo museale il Muhba, che ti lascerà senza fiato.

Il centro vitale del Barrio Gotico è la Plaça Reial con le sue palme e i lampioni, disegnati ancora una volta da Gaudì. Ma anche l’Acquario è un po’ il centro, con i suoi 11 mila pesci: oppure la Seu, la cattedrale dedicata a Santa Eulalia, patrona di Barcellona; la Basilica di Santa Maria del Pi, cioè del Pino, che si trova di fronte al luogo santo e che, secondo la leggenda, conteneva il ritratto della Vergine nel cuore del tronco.
Infine ritroviamo il centro del potere amministrativo e politico Plaça de Sant Jaume con il maestoso Palau de la Generalitat, la sede del governo catalano, e l’Ajuntament, cioè il Municipio.

Il secondo quartiere di Barcellona è il Raval, quello che un tempo era dichiaratamente malfamato, il quartiere cosiddetto “Xino”. Oggi però, grazie anche alla presenza del MACBA, il museo di arte contemporanea, si è saputo ricostruire un’identità artistica. Mantiene la sua anima povera di fianco a gallerie d’arte prestigiose, così camminando per i suoi vicoli si vedono tutti i contrasti possibili. Il colore qui è catturato dai banchi della Bouqueria, il mercato coperto più famoso in Europa, e la storia del mare invece la trovi nel Museo Marino. Un’attrattiva, altra opera di Gaudì, il Palazzo Guell, Patrimonio Unesco. Infine l’Ospedale de la Santa Creu, un edificio storico che presta le sue mura alla Biblioteca della Catalogna.
Il terzo quartiere è la Barceloneta, cioè la spiaggia, il grande viale, il Passeig Marittimo, che corre lungo la costa. Ma anche in questa parte di città si sviluppa l’arte: ci sono il Museo della Storia di Catalunya, il MHCAT, alcuni monumenti come il Pesce d’Oro e l’ Homenatge, ma anche il controverso Hotel W diventato un hotel di lusso.