Stai pianificando un viaggio in Andalusia? Non perderti queste attrazioni incredibili! Il nostro itinerario di 7 giorni ti guiderà attraverso il meglio di questa bellissima regione
L’Andalusia è una splendida regione nel sud della Spagna, nota per la sua ricca storia, la vivace cultura e i paesaggi mozzafiato.
Se stai programmando un viaggio in Andalusia, non vorrai perderti alcune delle sue principali attrazioni. Segui il nostro itinerario di 7 giorni per sfruttare al massimo il tuo tempo in Andalusia.
Esplora l’Alhambra di Granada
L’Alhambra di Granada è tra i complessi più belli dell’Andalusia. Un ex centro politico e aristocratico della cultura musulmana oggi Patrimonio Unesco.
Lo stile Nazarí degli edifici -un vero e proprio ricamo- è cullato dai giardini e dalle tante fontane e specchi d’acqua.
L’Alhambra venne costruita tra l’IX e il XII secolo e il suo scopo era difensivo: la fortezza e la Medina -la famosa Alcazaba– serviva appunto ai sultani e alla nobiltà quale rifugio contro gli attacchi esterni.
Il sultano Mohamed I fece erigere anche tre torri: la Torre de la Vela, la Torre Quebrada e la Torre del Homenaje. Sulla Torre de la Vela sventolano quattro bandiere: la bandiera dell’Europa, la bandiera andalusa, la bandiera spagnola e la bandiera di Granada. Un posto di privilegio un tempo occupato prima dagli stendardi dei sultani e poi da quelli dei monarchi cattolici.
La Torre campanaria è un punto nevralgico de l’Alhambra: oggi, chiunque vi salga in cima può farla suonare, mentre nei tempi passati questo diritto era concesso solo ai campanari nominati dal governatore e alle ragazze nubili da matrimonio. Ogni 2 gennaio è la Torre de la Vela a ricordare la Presa di Granada.
Ti puoi perdere nella sontuosità degli interni de l’Alhambra e innamorartene per sempre. A cominciare dai Palazzi Nasridi il cui stile moresco, così raffinato e unico nel suo genere, è un fiore all’occhiello dell’intero complesso. Qui, la sfarzosità è sinonimo di potere: la cultura islamica ha reso un luogo a vocazione militare un regno dorato, ricco, mozzafiato nelle architetture, avvolgente nelle piastrelle dai colori orientali.
È un’area monumentale che necessita di almeno tre ore per essere visitata appieno. E con grande stupore si arriva anche ai Giardini del Generalife, che sono una visita obbligata tanto la bellezza è travolgente. L’incanto sta negli specchi d’acqua, nei frutteti, nelle siepi e fontane zampillanti, nei patii e padiglioni che vi si affacciano.
Biglietti ufficiali Alhambra
I biglietti per accedere all’Alhambra vanno prenotati molti mesi prima e non necessariamente si riescono a trovare. Questo aspetto ovviamente è un plus dei nostri viaggi perché comprendiamo nel tour dell’Andalusia, che tocca Granada, l’ingresso a questa opera d’arte irrinunciabile.
Arrivare a Granada e non poter visitare l’Alhambra perché non si è fatto in tempo a prenotare i biglietti è un evento che non deve presentarsi.
Il cuore di questa città è proprio l’al-Hambra, ovvero “la Rossa”, in arabo, tra le fortezze più famose al mondo.
Punto panoramico de l’Alhambra
Attraversando il fiume Darro e raggiungendo l’antico quartiere Albayzin, ci si inerpica fino alla Piazza San Nicolás, da dove si gode di una bellissima vista e prospettiva dell’intero complesso di Alhambra.
Soprattutto al tramonto, l’energia di questo posto -caro tanto agli islamici quanto ai cattolici-, inebria con la sua lauta bellezza e incredibile monumentalità.
Ma non solo, dal Mirador si apre davanti agli occhi la Sierra Nevada che avvolge la città magnifica di Granada.
Visita la Mezquita-Catedral di Cordoba
Dall’imponente Alhambra di Granada alla Mezquita Catedral di Cordoba il passo è breve e si chiama Percorso del Califfato, un tragitto dichiarato Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa.
Le due stazioni di posta sono state rivoluzionarie in epoche diverse: quando Cordoba era al culmine del potere, Granada stava tramontando. La Moschea Cattedrale di Cordoba è tra i monumenti “califfali” più visitati, e per secoli è stata la più grande moschea al mondo.
Venne fatta costruire nel 786 dall’emiro Abd al-Rahman I sopra i resti di una basilica visigota. Si sono mescolati molti stili diversi: dall’omayyade arabo, ricco di arcate, al plateresco spagnolo che si ispirava alle rifiniture sull’argento, la plata appunto. Lo stile rinascimentale e Barocco, poi, eressero la moschea-cattedrale a capolavoro assoluto.
I segreti della Moschea di Cordoba
La moschea di Cordoba è l’unica al mondo a custodire al suo interno una cattedrale cristiana. Nel 1236, infatti, venne riconquistata da Ferdinando III, detto Il Santo, e gli elementi cristiani si espansero a macchia fino all’antico minareto che assunse le caratteristiche di una torre campanaria cristiana, pur mantenendo internamente l’originario assetto islamico.
Tra gli stravolgimenti più esorbitanti, nella grande trasformazione della Mezquita, la Sala della Preghiera fu quella ad essere toccata di più. Lì, nel mezzo, venne costruita la cattedrale con pianta a croce latina. Una vera e propria visione che in ottant’anni di lavori divenne realtà.
Un’altra particolarità della Mezquita-Catedral di Cordoba è la qibla, cioè il muro che impone un preciso orientamento geografico. In tutte le moschee questo muro guarda alla Mecca, ma nella Moschea di Cordoba è invece orientato verso il fiume Guadalquivir che attraversa la città. Molto probabilmente per un puro errore di calcolo degli architetti del Califfato.
La Sala della Preghiera nella Mezquita
La Sala della Preghiera della Moschea di Cordoba è uno spazio immenso in cui sono state piantate ben 1300 colonne, un vero e proprio bosco di marmo.
Le iscrizioni in arabo e i simboli cristiani impressi sulle colonne lasciano pensare che gli scultori muladi, cristiani convertiti all’islam, vi abbiano messo mano.
Il punto più simbolico di questa sala è il Mihrab, una nicchia da cui l’Imam diffonde la preghiera. Questo si trova esattamente a ridosso della Qibla.
Patio de los Naranjos
Il Patio de los Naranjos è stato il centro propulsivo della Moschea, qui si tenevano i processi ma anche le lezioni, e i musulmani si purificavano nelle fontane prima di raggiungere la Sala della Preghiera.
Sono del XVIII secolo i primi alberi di arancia che giunsero fin qui e trovarono il loro posto d’onore in un contesto già di per sé verdeggiante, tra le palme, gli ulivi e i cipressi. Un giro tra i portici è ideale per sentire l’atmosfera antica di un tempo.
Passeggia per le strade del centro storico di Siviglia
Il cuore di Siviglia è Santa Cruz, il quartiere che profuma di storia. Le antiche case nobili si alternano ai patios fioriti, ai vicoli pittoreschi. Qui si innalza il Reales Alcazares, la residenza reale più antica d’Europa, ancora utilizzata dalla famiglia e Patrimonio Unesco insieme alla Cattedrale di Siviglia e all’Archivio delle Indie.
È lo stile mudejar a rendere questa residenza un’opera d’arte e qui, meglio che in altre parti della Spagna, ne è rappresentata al massimo la cultura.
In questa atmosfera d’altri tempi non manca la terza chiesa più grande al mondo, la Cattedrale di Siviglia, e uno dei monumenti epici e simbolici della città, la Giralda.
La Cattedrale di Siviglia e la Giralda
Costruita su una precedente Moschea, il segno evidente del passaggio musulmano è la torre campanaria chiamata Giralda.
La Cattedrale è riccamente decorata in oro e al suo interno presenta preziosità e opere d’arte di grandissima levatura e importanza nella tradizione sivigliana.
L’attrazione principale di questo tempio gotico-rinascimentale è la Tomba di Cristoforo Colombo, una scultura che raccoglie in rappresentanza i regni di Leon, Castilla, Aragona e Navarra.
Dalla Cappella Reale della Cattedrale di Siviglia si accede alla Giralda, uno dei tre minareti che rappresentano Dio in terra, un almohade. Gli altri due sono il minareto della Moschea di Koutoubia a Marrakech e la Torre di Hassan a Rabat.
In cima, quale simbolo della Reconquista cristiana si nota “il Giraldillo” una statua in bronzo di fattura italiana che gira col movimento del vento.
Fai una gita di un giorno a Ronda e al suo splendido ponte
Una gola profondissima, quella di El Tajo, e in cima una città antica, la magnifica Ronda.
Un’escursione lontana dalle solite rotte, un confetto che racchiude arte e cultura, il fascino arabo, il sodalizio con la corrida moderna.
La Ciudad e i bagni arabi, i giardini d’acqua e i vicoli tipicamente andalusi ruotano intorno alla Plaza de Toros, uno tra i più begli edifici storici, in pietra, e quindi anche tra i più antichi della Spagna.
Qui per la prima volta si svolse una Corrida e sempre da qui nacque il cosiddetto Stile di Ronda, una particolare forma di combattimento tra toreri e tori.
Il Ponte di Ronda
Il Ponte di Ronda è quell’elemento architettonico che rende la città sospesa o connessa all’Andalusia. Dipende dai punti di vista. Dall’alto la vista sulla valle del Tajo è spettacolare ma anche scendendo verso il Mirador de Aldehuela e il Mirador de los Viajeros Románticos si hanno scorci mozzafiato.
Rilassati sulle spiagge della Costa del Sol
Costa del Sol uguale Malaga. Ci troviamo nell’Andalusia mediterranea. Nomi di spiagge come Torremolinos, Banalmadena, Marbella, Nerja ci connettono con luoghi unici e spensierati. L’acqua e la sabbia, il sole e l’energia della terra caliente regnano indisturbate.
A Nerja la spiaggia più frequentata è quella de la Burriana, anche per il lungomare ricco di ristoranti tipici, mentre la Playa de Maro è una delle calette più belle dell’intera Costa del Sol.
Se ci si vuole allontanare da tutto, invece, Playa Artola è quella selvaggia, il mare soave. Ma un tuffo lo si può fare anche nella spiaggia urbana di Malaga, La Malagueta, molto animata soprattutto di sera con i chioschetti che vendono pesce.
La Costa del Sol è una mescolanza di tratti armonici e naturali e tratti brutalmente invasi dalle cementificazioni. Basta trovare gli angoli di pace per sentirsi in Paradiso.
UN GRANTOUR DELL’ANDALUSIA IDEALE PER VISITARE:
L’ALHAMBRA, LA MEZQUITA-CATEDRAL E LA GIRALDA