Siete pronti per l’avventura delle avventure? Il Cammino di Santiago è uno di quei viaggi-pellegrinaggio che da secoli sono espressione dell’una e dell’altra motivazione
È un viaggio a tutti gli effetti e, anzi, ogni tappa è una meta conquistata con il concetto della lentezza, e è un pellegrinaggio perché oltre all’aspetto squisitamente religioso conquista anche chi è ispirato da altri valori.
Il cammino attraversa la Francia e la Spagna per giungere davanti alla tomba di San Giacomo il Maggiore, il punto finale dove si ottiene la famosa Compostela, il documento che accerta il completamento da parte del viaggiatore-pellegrino delle tappe fino alla Cattedrale di Santiago.
È sicuramente un’esperienza trasformativa sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista mentale: in molti attraversano il Cammino di Santiago per ritrovarsi, altri per mettersi alla prova, altri ancora per pregare.
In questa guida definitiva, esploreremo come percorrere il Cammino di Santiago in 7 giorni in modo da saperne di più su cosa mettere in valigia, dove alloggiare, quali sono i migliori percorsi e qualche consiglio utile per non mollare. Prendi lo zaino e iniziamo insieme questo incredibile viaggio!
Introduzione al Cammino di Santiago
Il Cammino di Santiago è un’antica rotta di pellegrinaggio che nasce per venerare il Santo Giacomo, o Jacobeo, come lo chiamano in Spagna, uno dei 12 discepoli di Gesù.
Il Santo morì nel 42 d.C. per mano di Erode Agrippa che lo perseguitò quando questi si convertì al Cristianesimo. Il corpo martorizzato venne trafugato dagli altri apostoli che lo condussero fino alle coste della Galizia ma, una volta lì, per circa otto secoli, se ne persero le tracce. Fu un eremita, tal Pelayo, che -seguendo una stella- ritrovò le spoglie ai piedi del Monte Libradòn.
“Compostela”, infatti, significa “campo di stelle” quindi il Cammino di Santiago è stato anche ribattezzato Cammino delle Stelle.
Qui venne eretta una Cattedrale per custodire le spoglie del Santo e, quando la notizia si diffuse, questo diede una grande forza al mondo cristiano. Le guerre che si stavano combattendo per cacciare gli islamici vennero affrontate con più entusiasmo, probabilmente vi era la certezza che Jacobeo avrebbe vegliato sui soldati.
Fu il Papa Alessandro III a dare un notevole impulso alla venuta dei pellegrini fino alla Cattedrale, promettendo loro l’indulgenza plenaria, ovvero la cancellazione totale dei loro peccati e quindi della pena da scontare.
Ma è quando salgono al trono Ferdinando d’Aragona e Isabella di Castiglia, detti I Re Cattolici, che il cammino diventò protagonista: ponti e strade vennero costruiti perché la viabilità fosse adeguata al pellegrinaggio.
Durante i secoli a venire il Cammino fu oscurato diverse volte, fino agli anni più recenti (1950- 1960) quando Papa Giovanni Paolo II visitò la Tomba di San Giacomo Il Maggiore e il Consiglio d’Europa lo nominò “Itinerario Culturale Europeo”.
Nel 1993 è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco andando a rinsaldare e rilanciare la sua importanza spirituale e religiosa.
Preparazione per il Cammino di Santiago
Camminare per 7 giorni consecutivi si rivelerà una sfida fisica e mentale, e è quindi bene prepararsi adeguatamente a questo tipo di viaggio.
L’allenamento fisico è il punto di partenza ma non sottovalutare l’equipaggiamento da portare, ovvero lo zaino e l’occorrente necessario ai tuoi fabbisogni giornalieri. È fondamentale non caricarsi di cose inutili e pesanti.
Il percorso-tipo del Cammino di Santiago potrebbe essere di circa 15-18 chilometri al giorno: gli ultimi 100 chilometri ad esempio, seguendo questo timing, si riuscirebbero a fare in 7 giorni.
Ovviamente, più il Cammino si allunga in chilometri più sarà fondamentale avere un allenamento atletico importante. A meno che non si abbia a disposizione molto tempo. In quel caso si può andare più lentamente e con tappe anche più lunghe.
Chi invece ha sette giorni a disposizione è bene che:
- arrivi in forma alla partenza con un allenamento costante pregresso (mezz’ora al giorno tutti i giorni e il sabato e la domenica due ore);
- si alleni a camminare in ambienti diversi (colline e montagne);
- e in situazioni metereologiche varie (sole, vento, pioggia).
Alcuni consigli pratici
Il primo consiglio più importante è che prima di partire ci si accerti presso il medico curante del proprio stato fisico di buona salute, magari tramite un check-up completo.
Il secondo consiglio è che ci si doti già in allenamento delle scarpe da trekking che poi verranno utilizzate durante il Cammino. No, assolutamente, a scarpe nuove in viaggio.
Il terzo consiglio è che si faccia qualche uscita anche con uno zaino per misurarsi con un peso aggiuntivo sulle spalle.
Una volta stabilito che si è pronti a livello fisico è importante che anche la mente sia allineata. Camminare per molto tempo è una condizione che deve partire prima di tutto dalla testa, bisogna cioè essere predisposti ai continui cambiamenti che si presenteranno.
Ma ognuna di queste cose è sicuramente uno stimolo a fare bene. Quindi, comprendi a fondo le ragioni che ti hanno portato a scegliere il Cammino di Santiago de Compostela.
Pianificazione del percorso
Ci sono molte rotte che portano a Santiago de Compostela, ma se hai solo 7 giorni meglio scegliere il percorso più giusto per le tue esigenze.
Ti suggeriamo il Cammino Francese, che ha origine in Francia, a Saint-Jean-Pied-de-Port, partendo da Sarria che ti consente di percorrere gli ultimi 100 chilometri -cioè la distanza minima richiesta per ottenere la Compostela-.
Da Sarria attraverserai Portomarín, Palas de Rei e Arzúa.
Cosa portare con te durante il Cammino
Lo zaino è l’essenza del pellegrino e l’essenzialità. Infatti va studiato con cura perché possa essere di supporto ma anche un peso “leggero”.
Il Cammino di Santiago richiede che tu abbia dietro:
- Zaino con copertura anti-pioggia (da 35 a massimo 50 litri)
- Scarpe da trekking
- Sacco a pelo (o sacco lenzuolo in luglio e agosto)
- Borraccia, bottigliette o camel bag
- Torcia da testa
- Pile o felpa
- Giacca a vento e\o poncho
- N°2 pantaloni da escursionismo con cerniera a metà gamba
- N°3 magliette a maniche corte in tessuto tecnico
- N°3 paia di slip in cotone o microfibra (meglio senza cuciture)
- N°3 paia di calze tecniche con protezioni e senza cuciture
- N°1 pantalone da tuta per dormire
- N°1 maglietta a maniche lunghe per dormire
- Fazzoletti o salviette in abbondanza, da tenere sia nello zaino che nelle tasche
- N°2 asciugamani in microfibra: uno piccolo e uno grande
- Cappello falda larga (indispensabile d’estate) o berretto
- Piccolo beauty contenente l’essenziale per la propria igiene personale (deodorante, spazzolino, dentifricio, ecc.)
- Piccolo kit medico contenente una pomata anti-infiammatoria, garze e cerotti, disinfettante, qualche ago e un rocchetto di filo in cotone per vesciche e\o per cucire un bottone o uno strappo sui vestiti, qualche pillola o bustina di paracetamolo, analgesico, antinfiammatorio e i farmaci personali indispensabili
- Portafogli con documento, soldi, bancomat e\o carta di credito o prepagata, tessera sanitaria
- Tappi per le orecchie (5 paia perché capita di perderli)
- Credenziale
- Ciabatte per la doccia
- Sapone di Marsiglia da utilizzare sia per lavarsi che per i panni
- Smartphone, caricabatteria (meglio quelli con più porte usb), auricolari
Opzioni di alloggio sul Cammino
Ci sono molte opzioni di alloggio sul Cammino di Santiago, ma bisogna distinguere tra gli albergue -ostelli per pellegrini- in cui per pernottare bisogna essere in possesso delle credenziali, ovvero dei timbri che attestano il percorso seguito; e gli hotels economici dove non si ha bisogno di nulla e garantiscono più privacy ma sono sicuramente meno coinvolgenti.
Gli albergue possono essere parrocchiali e quindi riassumere l’esperienza più profonda del Cammino di Santiago; municipali, ovvero gestiti dal Comune; e privati, dove è possibile prenotare la stanza anche telefonicamente o per mail.
Infine ci sono le case rurali, dove è consentita un’esperienza agreste e si condividono i prodotti coltivati nelle terre circostanti.
Cibo e bevande sul Cammino
Il Cammino di Santiago attraversa molte regioni diverse, ognuna con la propria cucina e specialità locali. A un prezzo più che solidale si piazza il Menù del Pellegrino composto dalla zuppa, le lenticchie, la trota, il Flan e un buon bicchiere di vino.
La zona della Galizia riserva molte sorprese enogastronomiche.
Lungo il tragitto si incontrano diversi ristoranti e caffè, ma anche i supermercati qualora la scelta -più veloce ed economica- ricada sul classico panino.
Si possono assaggiare il polpo alla griglia, le Tapas con seppie e gamberi, diversi tipi di zuppe e bollito, i crostacei galiziani, e l’anguilla. Infine per deliziare il palato un dolce tipico: l’arroz con leche (il risolatte).
Da provare assolutamente l’Orujo, un liquore alle erbe ma se si vuole essere stupìti, meglio la queimada, ovvero l’Orujo alla fiamma.
Sicurezza sul sentiero
Per affrontare al meglio il Cammino di Santiago in 7 giorni bisogna attenersi a poche importanti regole/suggerimenti che garantiscano la tua sicurezza lungo il percorso:
- Segui le indicazioni dei sentieri ufficiali
- Indossa scarpe da trekking comode e resistenti con una buona suola
- Bevi molta acqua per evitare la disidratazione
- Usa protezione solare e un cappello per il sole
- Fai pause frequenti per riposare e rilassare i muscoli
- Fai stretching prima e dopo la camminata per prevenire gli infortuni
Incontro con altri pellegrini
Alla base del pellegrinaggio vi sono molte motivazioni, d’altronde peregrinare è proprio un termine che conia questo stato. C’è chi viaggia per uno scopo spirituale, chi per ritrovare sé stesso, chi per uno scopo religioso, chi per sport, chi per fare un reportage fotografico, chi per incontrare nuovi amici, chi per assorbire la Natura dei luoghi. Ma, alla fine, tutti questi scopi trovano una congiunzione unica: la socialità.
Durante il cammino è facilissimo entrare in contatto con molte persone da tutte le parti del mondo e con loro condividere l’esperienza terrena.
Il pellegrinaggio oggi non è più solo introspettivo, volto a entrare in contatto solitario con la Terra, Dio, la spiritualità dei luoghi ma è anche e soprattutto un’esperienza di gruppo, il modo per condividere un interesse.
È importante capire, ancor prima di partire, a che tipo di avventura vogliamo andare incontro e, pur non volendo essere l’incontro con altri pellegrini il motivo principale, non mancare mai -comunque- di essere educato e aperto agli altri.
Il lato spirituale del Cammino
Indipendentemente se si crede o no in Dio, la parte interessante del Cammino di Santiago è che può essere intrapreso da chiunque abbia uno scopo. La spiritualità, ovviamente, è molto forte e anche il richiamo a questo tipo di viaggio è molto forte. Per tanto tempo è stata anche una scelta alternativa oggi invece è una meta prescelta dalle masse.
La società condiziona il nostro mood e i ritmi della vita sono frenetici, tante pressioni rischiano di soppiantarci. Per questo il Cammino di Santiago ha una così forte influenza sulla nostra psiche.
È un percorso contagioso a cui molti aspirano per ritrovare un equilibrio interiore. Ma è anche una strada antica che racconta mille storie, non solo spiritualità, dunque, ma anche cultura, scoperta, fascino.
Conclusioni e consigli per futuri pellegrini
Ci sentiamo di stilare un vademecum ideale sul Cammino di Santiago per chi vuole comportarsi da vero pellegrino:
- Il saluto è la prima forma di gentilezza, dunque sorridi e augura agli altri pellegrini “Buen Camino”
- Nei negozi in cui entrerai impara a rispettare gli usi del luogo che ti ospita, non avere fretta, sii educato
- Ama questo senso di lentezza: è il primo concetto utile con cui rapportarsi per iniziare a cambiare mentalità
- Evita di gettare cartacce o cicche in terra, tutto ciò che è rifiuto va portato con sé fino al primo cassonetto utile, lascia il posto pulito così come lo hai trovato
- Non gettare via oggetti o indumenti che ti sono di troppo, donali agli albergue parrocchiali, possono essere utilizzati da altri dopo di te
- Rispetta le proprietà private quindi non cogliere i frutti dalle piante senza permesso e non attendarti dove capita, non è consentito
- Quando entri in un negozio per farti apporre il timbro sulle credenziali chiedilo con garbo e ringrazia sempre
- Negli albergue rispetta il silenzio negli orari richiesti dagli hospitaleri e cedi il letto basso a persone più anziane di te
- Usa buonsenso e sii altruista, non mancheranno i benefici di un atteggiamento positivo e aperto.
Buon Cammino!
Se non sei un’amante dei lunghi percorsi a piedi,
ti suggeriamo di provare questo viaggio organizzato
lungo le tappe del Cammino di Santiago
TOUR SPAGNA DEL NORD
E SANTIAGO DE COMPOSTELA D’AUTORE
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Se invece vuoi raggiungere Santiago de Compostela
partendo dal Portogallo
guarda questo viaggio organizzato
TOUR DEL PORTOGALLO
E SANTIAGO DE COMPOSTELA
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